L’uomo di 32 anni arrestato con l’accusa di aver accoltellato una donna russa di 58 anni con la quale vive a Musso sarebbe in realtà il figlio della vittima. La svolta nell’indagine è arrivata nelle scorse ore e gli accertamenti sono ancora in corso. La donna ferita intanto resta ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona e al momento non ha potuto fornire risposte agli inquirenti.
La donna è stata aggredita nella tarda serata di giovedì dall’uomo che da qualche tempo conviveva con lei nella sua abitazione di Musso. Ancora ignoto il movente della violenza. La 58enne è stata colpita ripetutamente con un coltello in diverse parti del corpo. Poco dopo, i carabinieri della compagnia di Menaggio hanno fermato il 32enne, poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo, che risultava essere romeno, avrebbe fornito in realtà documenti falsi e si sarebbe fatto passare per romeno per vivere in Italia. Sarebbe in realtà russo e sarebbe il figlio della donna aggredita.
Lunedì mattina, nel carcere del Bassone, l’uomo accusato di tentato omicidio sarà interrogato dal giudice. Resta da capire se deciderà di rispondere alle domande e fornire la sua versione dei fatti oppure se si avvarrà della facoltà di non rispondere. Quando sarà in grado di parlare, sarà sentita anche la 58enne ferita, che potrebbe aiutare gli inquirenti a chiarire meglio il quadro della situazione e a spiegare cosa sia accaduto giovedì sera.
L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso e le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Menaggio.