Al Sant’Anna il primo prelievo di organi a cuore fermo. Per prima volta nella storia dell’ospedale di San Fermo della Battaglia è stato effettuato un prelievo d’organi da donatore a cuore fermo. Un risultato raggiunto grazie all’introduzione dell’ECMO (Extracorporeal membrane oxygenation), un sistema di circolazione extracorporea che preserva e mantiene idonei al trapianto gli organi addominali. La procedura è stata effettuata lo scorso 29 aprile: gli organi – fegato e reni – sono stati prelevati dall’équipe di chirurghi del Centro Trapianti dell’ospedale Niguarda di Milano da un uomo di 69 anni e trapiantati con successo.
La donazione è stata possibile grazie alla generosità della famiglia del donatore che ha voluto, seppure in un momento così doloroso, dare voce alla volontà del congiunto. “Normalmente la donazione di organi – spiega Susanna Peverelli, responsabile del Coordinamento Prelievo d’Organi di Asst Lariana – viene effettuata da donatore in morte encefalica a cuore battente. Questa procedura è da molti anni attiva al Sant’Anna ed è parte integrante della pratica clinica della Terapia Intensiva. In questo caso, invece, il cuore del donatore era fermo e di conseguenza il processo di donazione ha richiesto un elevato livello di collaborazione tra professionisti di discipline diverse quali Terapia Intensiva, Coordinamento prelievo d’organi, Emodinamica oltre ai servizi normalmente impegnati nei casi di prelievo multiorgano (Radiologia, Laboratorio Analisi) e ai numerosi specialisti che si sono alternati nella valutazione del donatore (dermatologo, chirurgo, urologo)”.