Accusati di molestie dai vicini di casa: un vero e proprio “stalking condominiale” quello ipotizzato dalla Procura di Como, che ha come teatro una casa di Albavilla. Due i nuclei familiari coinvolti, uno che abita al piano di sotto e che ha sporto denuncia querela, e uno che vive al piano di sopra. Questi ultimi, un uomo e una donna nati nel Lecchese, rispettivamente di 56 e 49 anni, sono accusati di aver procurato appositamente e quotidianamente «forti rumori molesti sbattendo oggetti a terra», «trascinando mobilie e sedie» in qualsiasi ora del giorno e della notte, «calpestando violentemente il pavimento». Rumori che avvenivano spesso in orari improponibili, dalle 22.30 alle 5.30 del mattino. Disturbi che sarebbero iniziati nel mese di agosto del 2017 e che proseguirebbero ancora oggi. I vicini di casa, secondo quanto raccontato dalle vittime, avrebbero proseguito nella loro “opera” di disturbo nonostante un atto di “ammonimento” emesso dalla Questura di Como il 24 aprile 2018. In fase di indagine, prima di formulare la richiesta di rinvio a giudizio, erano stati sentiti anche gli ex inquilini di quello stesso appartamento che avrebbero confermato i problemi di convivenza con i vicini. Negli atti della Procura figurano anche una istanza di ammonimento presentata nel febbraio del 2018, notificata agli indagati in aprile, e anche la successiva denuncia querela del 30 ottobre dello stesso anno. Le indagini ulteriori hanno poi portato a questa richiesta di rinvio a giudizio che ora dovrà passare al vaglio di un giudice.