Politica divisa sul futuro di Villa Olmo, e più precisamente sulla nuova gestione che dovrà farsi carico del compendio. Ieri sera in consiglio comunale è stato discusso il piano di gestione, lo studio di Struttura srl, la società che già nel maggio del 2017 aveva presentato al Comune di Como quattro possibili modelli di gestione. In serata si è consumato però l’ennesimo strappo tra Forza Italia e amministrazione. La delibera sulla nascita della nuova Fondazione partecipata è passata con 18 voti favorevoli e 4 contrari. Tra i voti a favore anche quelli del Partito democratico e di Svolta Civica, mentre i forzisti hanno deciso di abbandonare l’aula consiliare dopo aver espresso le loro perplessità.
“Avevamo espresso i nostri dubbi già sotto la giunta Lucini – spiega il capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo – Allora anche l’attuale assessore Butti aveva dichiarato le nostre stesse perplessità, ma ora trovandosi davanti al fatto che Fondazione Cariplo ha stanziato i fondi, ne abbiamo chiedi altri per completare i lavori, capisco che sia difficile tornare indietro”. Infine sul fatto che i bilanci del nuovo business plan dovrebbero chiudersi in perdita nei primi 4 anni per poi diventare virtuosi a partire dal quinto, Cenetiempo spiega: “Si tratta di una scommessa e io al momento non riesco a scommettere su questo”. A breve si tornerà a discutere di Villa Olmo in consiglio comunale per decidere i criteri per redigere statuto e regolamento della Fondazione. “Questo sarà il vero passo fondamentale – conclude il capogruppo di FI – Dovremo fare in modo che il Comune di Como cerchi di limitare i danni”. Soddisfazione invece da parte del gruppo Svolta Civica. In una nota congiunta firmata da Vittorio Nessi, Barbara Minghetti e Maurizio Traglio si legge: “A dire il vero, l’obiettivo finale della nuova Fondazione, da noi proposto e votato dall’aula, dovrà andare oltre la mera gestione dell’immobile cittadino. La formula giuridica della Fondazione di partecipazione si presta più di altre, seppur non in assoluto, a veicolare al meglio i possibili obiettivi di questa città, e, attraverso una virtuosa sinergia tra enti pubblici e organismi privati. Sarà un cammino ancora lungo e impegnativo, ma che valeva la pena avviare”.