“Non sono responsabile dell’incendio scoppiato il 30 dicembre dello scorso anno a Sorico”. Respinge le accuse uno dei due 22enni accusati di aver involontariamente originato il rogo che per due settimane ha divorato i boschi dell’Altolago, mandando in fumo mille ettari di bosco. Ai due presunti responsabili, individuati dai carabinieri del nucleo forestale, è stata notificata una multa da oltre 13,5 milioni di euro.
“Abbiamo ricevuto l’avviso di chiusura indagini e stiamo studiando gli atti – dice Giuseppe Fadda, legale del 22enne di Cantù – Al momento posso solo dire che il ragazzo respinge le accuse e nega di essere in qualsiasi modo responsabile dell’incendio”. La multa da capogiro sembra un problema secondario. “E’ talmente stratosferica che non è un problema, sarebbe comunque impossibile pagarla – dice il legale – Valuteremo in una fase successiva, ora pensiamo alla memoria difensiva che consegneremo nei termini previsti e quindi alla procedura penale”.
Nessuna dichiarazione invece dall’altro giovane coinvolto, un 22enne di Fino Mornasco assistito dal legale Ivana Anomali, che al momento preferisce non fare alcun commento.
L’importo della multa è calcolato in base a precise tabelle legate ai metri quadrati di bosco andati in fumo e agli altri danni causati dal rogo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo forestale di Como, i due ragazzi dovevano trascorrere il capodanno in compagnia nella baita del nonno di uno dei ragazzi, sul monte Berlinghera. Preparando il barbecue avrebbero involontariamente dato origine al rogo, favorito dal vento e dalla vegetazione secca.