Scongiurato, al momento, il rischio di chiusura per la piscina di viale Geno. Ieri il colpo di scena sulla gara di concessione della struttura, annullata dalla sentenza del Tar della Lombardia che ha accolto il ricorso presentato dalla Pallanuoto Como, la società arrivata seconda, dietro alla Como Nuoto, nel bando pubblicato dal Comune a giugno dello scorso anno.
La sentenza non dovrebbe, il condizionale però resta d’obbligo, modificare il programma estivo.
“Sarà l’ufficio legale ad occuparsi della questione – spiega all’assessore al patrimonio Francesco Pettignano – Il sindaco e la giunta decideranno se appellarsi o meno alla decisione del Tar”. Al momento l’amministrazione, almeno nelle intenzioni, vorrebbe tenere aperta la piscina di viale Geno, tramite un’assegnazione provvisoria, per permettere ad abbonati e frequentatori di continuare ad allenarsi nell’impianto. “Il problema è del Comune – spiega il presidente della società Como Nuoto, Mario Bulgheroni – La sentenza del Tar non ha evidenziato nessun problema sulla documentazione presentata dalla Como Nuoto. Anzi il punteggio, tanto discusso, è stato accettato e pietrificato dalla sentenza. L’unico problema ha riguardato la procedura dell’amministrazione”. Su un eventuale ricorso Bulgheroni dice: “Stiamo valutando con gli avvocati come procedere. Se il Comune dovesse decidere per l’abbandono del sito a risentirne sarebbe l’impianto stesso. La manutenzione della struttura è davvero molto importante”. Infine il presidente della Como Nuoto conclude: “Quest’anno festeggeremo il centenario dell’associazione, abbiamo 330 ragazzi che si allenano da noi e danno ottimi risultati. Per quanto avvenuto l’amano in bocca rimane”.