Violenze fisiche, pedinamenti, telefonate e messaggi minatori: un trentenne residente a Monza è indagato con l’accusa di violenza sessuale, lesioni personali e atti persecutori nei confronti di una donna canturina di 40 anni, che soffrirebbe di deficit psichico. I fatti risalgono alla fine di febbraio 2018, quando i due avrebbero iniziato una relazione sentimentale. L’uomo si sarebbe subito dimostrato violento e persecutorio anche nei confronti della sua famiglia e dei suoi amici. Le indagini del nucleo di Polizia Giudiziaria del Comando di Polizia Locale di Cantù sono partite nel mese di novembre, in seguito alla querela presentata dalla 40enne. L’uomo – secondo quanto ricostruito – l’avrebbe costretta più volte a rapporti sessuali non consenzienti. Gli agenti hanno tenuto sotto sorveglianza l’abitazione della donna, hanno registrato le telefonate in arrivo e salvato i messaggi ingiuriosi.