Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, condannati ciascuno a 4 anni e 5 mesi di reclusione un 25enne del Mali e un 57enne tunisino, residenti a Uggiate Trevano e Ponte Chiasso, accusati di essere dei passatori. I due avrebbero aiutato centinaia di immigrati irregolari a raggiungere la Svizzera, varcando il confine a Ronago e Ponte Chiasso, facendosi pagare ogni volta circa 50 euro.
L’accusa, con il pubblico ministero Alessandra Bellù aveva chiesto una condanna a 6 anni dei due immigrati, residenti da molto tempo a Como, difesi dagli avvocati Rita Mallone e Emanuele Rosapinta. La sentenza di primo grado, pronunciata nelle scorse ore in Tribunale a Como condanna i due a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni. Quando saranno rese note le motivazioni, le difese presenteranno quasi certamente ricorso in Appello.
In base a quanto ricostruito dall’inchiesta sfociata nella condanna, i due avvicinavano i migranti nelle stazioni, nella zona della dogana o nei centri di accoglienza, per poi accompagnarli al confine, fornendo loro anche una mappa con le indicazioni, scritte a mano per oltrepassare la frontiera e approdare in Svizzera.
I passatori condannati sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un terzo indagato, un gambiano di 21 anni, aveva già patteggiato. L’indagine della guardia di finanza è relative all’estate del 2017. I militari delle fiamme gialle hanno monitorato gli spostamenti dei presunti passatori, documentando centinaia di passaggi illegali, sempre in cambio di compensi di poche decine di euro.