La richiesta di maggiore trasparenza sui bilanci della Città dei Balocchi rimane, al momento, lettera morta. Il Comune di Como non ha voluto rendere noto il testo, inviato nei giorni scorsi agli organizzatori dell’evento, nel quale si chiedevano approfondimenti e integrazioni al documento consuntivo depositato il 6 marzo scorso.
Un documento, com’è noto, non rispondente alle indicazioni messe nero su bianco nel capitolato d’appalto e in cui si parlava di obbligo di rendicontazione «analitica e dettagliata» dei costi e dei ricavi. La genericità del bilancio inviato in Comune – 17 voci di spesa e 6 di entrata – aveva costretto in qualche modo gli amministratori ad agire immediatamente, chiedendo appunto un’integrazione di dati.
La richiesta a Palazzo Cernezzi di conoscere i dettagli di questa richiesta d’integrazione non ha ottenuto alcuna risposta, a dispetto della regola generale sulla trasparenza di tutti gli atti amministrativi.
Il Comune di Como quindi al momento non fa sapere quali richieste abbia presentato agli organizzatori della Città dei Balocchi. Informazioni che sarebbe corretto rendere pubbliche con il solo obiettivo di fare luce sul bilancio di una manifestazione importante che si avvale di contributi pubblici e occupa per mesi gli spazi più centrali e frequentati della città. Il contratto del resto prevede l’obbligo di una rendicontazione dettagliata.