Crescono gli iscritti alla Cisl dei Laghi. Nel 2018 il totale è salito a 125.576 (oltre 20mila le nuove tessere rilasciate rispetto al 2017). Como supera Varese di quasi 2mila unità. In riva al Lario il conto sale a 63.591, mentre sono 61.677 gli iscritti nella città giardino. I numeri diffusi oggi parlano di un incremento significativo in particolare tra i lavoratori più giovani. Gli under 35 sono arrivati a superare quota 10mila.
“Questo a dimostrazione del fatto che è un luogo comune dire che il sindacato segue solo i pensionati” ha detto Ugo Duci, il segretario reggente della Cisl dei Laghi.
“Sono dati importanti per noi che delineano anche una dinamicità nel mercato del lavoro” ha aggiunto Francesco Diomaiuta, subreggente della Cisl dei Laghi.
Variazione positiva in più della metà delle categorie. Bene la scuola, il dato dei frontalieri e il settore terziario.
Proprio i servizi e il terziario – è stato spiegato oggi – sono i settori nei quali negli ultimi anni c’è stata la maggiore crescita occupazionale a scapito del manifatturiero. E questa crescita ha portato con sé anche un dato negativo, l’aumento delle vertenze.
“E’ un settore in cui viene richiesta molta flessibilità e le retribuzioni spesso sono basse, questi fattori aumentano il livello di contenziosità” ha spiegato Antonio Mastroberti, responsabile dell’ Ufficio vertenze della Cisl dei Laghi.
Ufficio che nel 2018 ha assistito 1.658 lavoratori di cui 1.140 in vertenze individuali e 518 nelle procedure concorsuali. Il totale recuperato parla di quasi 6 milioni e mezzo di euro.
Nell’analizzare le pratiche il sindacato ha constatato che è sparito il contenzioso sui contratti a termine, che molti casi più che “in nero” riguardano tanti lavoratori “grigi” ovvero non del tutto in regola. Infine sono state seguite anche cause per mobbing, discriminazione e molestie.