Coprifuoco alle 23 confermato per i locali di piazza De Gasperi e risarcimento danni di 60mila euro per la famiglia del residente che ha dichiarato guerra al Comune e agli esercenti della zona a ridosso della funicolare. Dopo il provvedimento urgente del giugno scorso, ieri è arrivata la sentenza della prima sezione civile del tribunale di Como, che chiude, almeno per questa prima fase, la battaglia dei tavolini.
Il giudice Laura Serra mette nero su bianco le ragioni del residente, difeso dai legali comaschi Giovanni Murgia e Andrea Marcinkiewicz, e chiarisce: “deve essere affermata l’intollerabilità delle immissioni subite dalla famiglia all’interno dell’immobile di sua proprietà, con conseguente diritto di questa ad ottenerne la cessazione”.
Il danno subito fino ad oggi dal residente e dai suoi familiari viene quantificato in 60mila euro complessivi, che dovranno essere pagati dagli esercenti citati in giudizio e dal Comune. La sentenza ribadisce infatti la responsabilità anche di Palazzo Cernezzi in quanto chiamato a controllare e intervenire per evitare assembramenti di persone nelle aree di sua pertinenza, all’esterno dei locali.
Il giudice conferma quindi gli obblighi già imposti in via cautelare ai gestori dei locali di piazza De Gasperi, con il coprifuoco obbligatorio a partire dalle 23. Fino a quell’ora i clienti possono restare all’aperto, con il divieto di diffondere musica e l’obbligo per il personale dei locali di <massima cautela nell’attività di sparecchiamento e nel ritiro di sedie e tavoli>. Gli stessi esercenti dovranno avere sempre un servizio d’ordine per garantire che non ci siano assembramenti all’esterno dei locali. Il Comune di Como è obbligato a vigilare sul rispetto di quanto previsto dalla sentenza e deve inoltre <incrementare il controllo e la vigilanza su piazza De Gasperi in orario notturno>, oltre a monitorare costantemente le emissioni.
Bocciate infine le misure alternative proposte dai titolari dei locali per evitare il coprifuoco, con l’ipotesi di un’impalcatura chiusa e della riqualificazione urbana dell’area.