Il futuro del Palababele sarà ancora una volta al centro della campagna elettorale, ormai imminente, per l’elezione del nuovo sindaco di Cantù. Ieri, I 5Stelle si sono fatti avanti con una prima proposta, sfruttare le opere già esistenti per creare una struttura polifunzionale per eventi creativi. <Il Comune è da poco rientrato in possesso dell’area e stiamo già lavorando, la destinazione sportiva resta quella privilegiata ma la formula per il rilancio dovrà necessariamente essere quella di un project financing>, ribatte l’amministrazione uscente.
L’area di Corso Europa, una ferita aperta da decenni nel cuore di Cantù, è tornata nella disponibilità del Comune dopo il contenzioso con Turra, la società che stava eseguendo il nuovo palazzetto. L’ennesimo progetto poi naufragato.
<Non conosco la proposta del Movimento 5 Stelle, sicuramente non è arrivata sul mio tavolo – dice il vice sindaco di Cantù. Alice Galbiati – Con l’ufficio lavori pubblici stiamo valutando le diverse possibilità e la destinazione sportiva è quella privilegiata, anche per il contributo statale che in passato è stato dato al Comune di Cantù per l’opera>. <Le valutazioni che sono in discussione sono diverse ma la strada favorita è indubbiamente quella del partenariato pubblico privato>, aggiunge.
L’ex sindaco e attuale assessore Edgardo Arosio conferma l’idea del project financing. <Siamo orientati a ottimizzare il rilancio dell’area con la possibilità di sfruttare il partenariato pubblico-privato. Stiamo valutando alcune possibilità, ma poi al progetto penserà la prossima amministrazione>.
<Occorrerà ridimensionare il progetto rispetto al passato, adattandolo alle esigenze attuali – aggiunge Arosio – C’è un discorso economico aperto e il vincolo dell’uso sportivo è importante. Vediamo quali proposte arriveranno sul tavolo come project financing>.
L’idea dei grillini, lanciata ieri da Giampaolo Tagliabue, è quella di <una zona verde attrezzata circostante al corpo centrale e dotata di percorsi ciclabili e di un palco con spalti adattando l’edificio che già c’è>.