Lido di Villa Olmo, obiettivo: riaprire a metà maggio. “La bozza del contratto è pronta, la firma è prevista per la prossima settimana così come la consegna delle chiavi. Poi subito il via ai lavori così da essere pronti per la nuova stagione”, dice Giorgio Porta ex gestore della struttura assieme a Maurizio Locatelli, in attesa appunto di firmare il contratto con il Comune di Como per tornare ad occuparsi del lido. Ma dopo le firme ci sarà da “lavorare e tanto perché la struttura, durante questo lungo periodo di incertezza, discussioni e carte bollate, ha subito dei danni e non pochi. Tra gli interventi urgenti e le opere di manutenzione straordinaria bisognerà prevedere un investimento di 190mila euro”, dice Porta. Per essere pronti in tempo a metà maggio, i lavori andranno suddivisi in più lotti. “Partiremo da quelli improrogabili e urgenti per offrire il servizio ai clienti. E quindi lavoreremo per riparare innanzitutto le perdite individuate nella piscina. Dopo si dovrà invece intervenire sulle infiltrazioni d’acqua nelle cabine delle docce e su diverse piastrelle rotte. Tutti lavori indispensabili per presentare l’impianto in piena efficienza in vista della riapertura”, spiega ancora Porta. Successivamente e quindi anche il prossimo settembre, a chiusura della stagione si dovranno invece mettere in cantiere altri lavori non urgenti come piccoli interventi sulle mura del complesso e si dovranno poi ritinteggiare le facciate deteriorate. Il percorso dunque è lungo ma la fiducia non manca così come non viene meno la convinzione di “essere pronti per la prossima stagione. Con le chiavi in mano già dalla prossima settima non perderemo tempo”, spiega Porta. Intanto per l’estate 2019 si preannuncia un aumento anche dei prezzi di ingresso. “Si tratta dell’adeguamento delle tariffe ai prezzi correnti. Adeguamento che non è stato fatto negli ultimi 4 anni e che dunque è necessario. Nessun aumento dei costi legato ai lavori in programma. I soldi per le operazioni verranno anticipati da noi e poi saranno scalati dal canone annuo da corrispondere al Comune”, conclude sempre Giorgio Porta che quantifica l’aumento dei prezzi dei biglietti in un più 10%.