Industria lariana: dopo i numeri di Unioncamere Lombardia, anche l’analisi di Confindustria Como conferma la frenata della manifattura comasca.
Dopo la fase di crescita registrata per i primi sei mesi del 2018, spiegano dagli uffici di via Raimondi, il periodo luglio-dicembre rivela una decelerazione congiunturale.
Positive, invece, le previsioni per il primo semestre del 2019.
Secondo l’associazione di industriali, la frenata comasca è da imputare anche al governo. “Una situazione molto variegata – commenta Fabio Porro, presidente di Unindustria Como – che non ha confermato il primo semestre dello stesso anno, andando quindi a interrompere un ciclo positivo che si sperava potesse proseguire nel tempo. È probabile che abbiano influito le numerose incertezze di carattere governativo: troppe fughe in avanti e retromarce hanno creato una diminuzione di fiducia da parte delle imprese. Il pensiero non può che andare alle infrastrutture: quelle digitali previste da un piano industria 4.0 troppo frettolosamente messo in discussione, ma anche quelle fisiche come le grandi opere di cui il nostro Paese e, in particolare, le regioni del Nord hanno assoluta necessità”.
Alla battuta d’arresto dell’industria lariana, aggiunge Porro, ha contribuito anche rallentamento di economie importanti come quella tedesca. “Il fatto positivo – conclude il presidente di Unindustria Como – è la previsione ancora positiva per il primo semestre del 2019: gli imprenditori restano inguaribili ottimisti. E guai se così non fosse”.