Candele tricolori, striscioni, proteste. Trecento persone ieri hanno partecipato al presidio organizzato davanti al municipio di Campione d’Italia. L’ennesima manifestazione per invocare un intervento della politica per una comunità ormai in ginocchio a sette mesi dalla chiusura del casinò per fallimento.
La manifestazione ha radunato i residenti dell’enclave, i dipendenti della casa da gioco e del comune e anche numerosi rappresentanti politici dei diversi schieramenti, che hanno risposto all’appello dei promotori a far sentire la vicinanza delle istituzioni. Un tentativo di rispondere alla sfiducia dei cittadini che solo pochi giorni fa, in segno di protesta per l’assenza di risposte della politica hanno provocatoriamente restituito le tessere elettorali. A Campione, ieri sera sono arrivati tra gli altri il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, il consigliere del Pd Angelo Orsenigo e il parlamentare di Fratelli d’Italia Alessio Butti.
<Il presidio è un appello a tutta la politica, oltre gli schieramenti – ha sottolineato Vincenzo Falanga, sindacalista della funzione pubblica della Uil – Questo perché su Campione non si può lasciare che le cose vadano alla deriva come sta accadendo da mesi, senza che dalle istituzioni arrivino soluzioni adeguate>.
<Alla politica – ha concluso il sindacalista parlando alle trecento persone radunate davanti al Comune – chiediamo di non spegnere la speranza di un territorio ma di fare qualcosa e farlo presto. La crisi del paese difficilmente sarà sostenibile dai cittadini ancora a lungo>.