Elena Negretti è salva. L’assessore a Sicurezza e Polizia Locale della giunta Landriscina era oggetto di una mozione di sfiducia, discussa e votata ieri sera dal consiglio comunale di Como.
Una mozione presentata dalla lista Rapinese sindaco (consiglieri Rapinese, Mantovani e Anzaldo) che non ha trovato piena sponda nell’opposizione.
Mentre infatti il Partito Democratico ha votato a favore della mozione, quindi contro l’assessore Negretti, il gruppo di Svolta Civica ha deciso di uscire dall’aula prima della votazione, evitando quindi di appoggiare la sfiducia.
Il voto è arrivato solamente dopo mezzanotte: diciassette contrari, due astenuti e otto favorevoli, ossia il gruppo di Pd e Rapinese e Magatti.
Nessun colpo di testa quindi tra le fila di Forza Italia, ma una spaccatura all’interno dell’opposizione, con il Pd che vota contro l’assessore Negretti e Svolta Civica che invece non appoggia la sfiducia.
“Il nostro voto è politico – spiega Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in consiglio comunale – ci si chiedeva un giudizio sull’operato dell’assessore Negretti e più in generale su questa amministrazione, e la nostra opinione è fortemente negativa. Nessi di Svolta Civica ha espresso una dura critica nei confronti di Rapinese che in parte condivido, ma la motivazione politica doveva prevalere. Su una questione simile il centrosinistra deve essere compatto. Si è persa un’occasione”.