Rompe il silenzio Dmitry Gerasimenko, proprietario della Pallacanestro Cantù. Il patron del club brianzolo esce allo scoperto e parla della possibilità di cedere il club. “Appena qualcuno mi dimostra davvero di poter prendere il controllo, lo vendo immediatamente. Ma deve darmi le necessarie garanzie per il futuro e per la continuità della società”, spiega Gerasimenko in un’intervista esclusiva a Massimo Moscardi del Corriere di Como. “Io voglio cedere a chi ha soldi, capacità progettuale, rispetto per la storia e la capacità di mantenere il rispetto degli accordi con le necessarie garanzie”, ha spiegato poi il patron del club brianzolo, che sulle due offerte arrivare per Cantù dice: “Ho ricevuto una lettera da un gruppo chiamato Tic, Tutti Insieme Cantù. Mi hanno offerto zero euro per le quote del club e 400mila euro per il palazzetto da pagare in otto anni. La struttura non mi ha convinto e ho rifiutato”. Sulla cordata Svizzera invece Gerasimenko aggiunge: “Non ho raccolto informazioni su questo gruppo. Mi hanno offerto 300mila euro per il palazzetto. A loro ho chiesto come mai volessero acquistare il club, su quali basi, e se fossero capaci di guidare una società di basket senza esperienza e conoscenza”. “Quello che interessa a me è il futuro del club perché è parte della mia vita, della mia anima del mio cuore”, dice il proprietario del club. Infine non manca una battuta sull’addio a sorpresa di coach Evgeny Pashutin. “Mi ha chiamato dall’aereo e mi ha detto che stava andando in Russia e che aveva deciso così – dice Gerasimenko – Che cosa potevo fare? Ne ho presto atto. Eppure ho letto che la colpa era tutta mia”.