Promozione per l’ospedale Sant’Anna. La Regione ha inserito il presidio di San Fermo della Battaglia nell’elenco dei cosiddetti dea di secondo livello, ovvero i dipartimenti di emergenza e urgenza capaci di assicurare, oltre alle prestazioni attuali, anche quelle di più alta specializzazione. In Lombardia sono 14 le strutture con questo titolo.
Il potenziamento dell’emergenza e urgenza è uno degli obiettivi del direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi, che oggi, in occasione della Giornata del malato ha annunciato il riconoscimento regionale. <E’ un traguardo importante – ha detto Banfi – che rende merito al lavoro svolto finora da un presidio che non è più soltanto generalista. A fronte dell’elevato numero di accessi in pronto soccorso e della presenza di specialità quali neurochirurgia, radiologia interventistica, emodinamica, stroke unit e chirurgia vascolare, il Sant’Anna si configura come una struttura che può essere ulteriormente potenziata nella sua rete d’offerta. Siamo all’inizio di un nuovo percorso che si affianca a quello che stiamo tracciando con l’Università dell’Insubria per un rilancio del presidio>.
Nel 2018, al Sant’Anna i ricoveri sono stati quasi 22mila, in linea con l’anno precedente. Più 3% per gli interventi chirurgici, mentre sono stati 1.794 i nuovi nati. Al pronto soccorso si sono rivolti più di 71.500 pazienti, con più di 2mila codici rossi, massima urgenza. Nel presidio di San Fermo saranno installate una nuova Tac e un apparecchio per la medicina nucleare, oltre a un angiografo. E’ in programma anche l’aggiornamento degli acceleratori lineari della radioterapia.
In occasione della Giornata del malato, Fabio Banfi ha conferito il primariato emerito a Paolo Ronchi, già direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale, e a Giorgio Bellati, ex direttore della Medicina Generale, e un encomio a Roberto Tagliabue, ex responsabile del Coordinamento percorso nascita del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Il vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni ha celebrato la messa e visitato alcuni reparti, incontrando pazienti e familiari.