Interrogato questa mattina in carcere, resta in cella al Bassone il 55enne di Appiano Gentile che, nella tarda serata di mercoledì scorso, ha esploso un colpo di pistola nel locale nel quale aveva trascorso la serata dopo che il barista gli aveva chiesto di uscire perché stava per chiudere.
L’uomo è stato fermato nella giornata di giovedì dai carabinieri della compagnia di Cantù. Questa mattina è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari di Como, Maria Luisa Lo Gatto. Avrebbe risposto a tutte le domande, ripercorrendo quanto accaduto mercoledì sera. Il 55enne avrebbe detto di essersi alterato, di aver perso il controllo e quindi di aver estratto la pistola che teneva nei pantaloni e poi di aver esploso un colpo.
Il gip, al termine dell’interrogatorio ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere, confermando l’accusa di tentato omicidio.
L’inchiesta della procura di Como è coordinata dal sostituto procuratore Daniela Moroni. Il pubblico ministero contesta al 55enne di Appiano Gentile anche altri reati, come la detenzione e il porto abusivo di arma da fuoco, la minaccia grave e il danneggiamento aggravato al locale.
Lo scambio di battute tra barista e cliente culminato nell’esplosione dello sparo è stato interamente ripreso dalle telecamere del circuito di videosorveglianza del bar. Nelle immagini si vedrebbe l’uomo caricare la pistola e puntarla più volte in direzione dei due baristi presenti nel locale. Fortunatamente, il colpo esploso è andato a vuoto e non ci sono feriti, ma, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’epilogo sarebbe potuto essere ben più drammatico e il 55enne deve rispondere di tentato omicidio.