Il primo colpo è stato il furto di un cellulare, nel mese di giugno dello scorso anno. Poi, in pochi mesi all’elenco si sono aggiunti coetanei rapinati, colpi in negozi e abitazioni, danneggiamenti, casi di bullismo, fino a un totale di 38 reati contestati a una baby gang composta da diciotto ragazzini comaschi, individuati da polizia e carabinieri di Como con un’incessante attività di indagine.
Nella mattinata di oggi, per 17 di loro è scattata un’ordinanza restrittiva firmata dal giudice del Tribunale dei minori di Milano: cinque sono in carcere, 7 in comunità e 5 si sono visti notificare l’obbligo di permanenza in abitazione. L’ultimo componente della banda ha meno di 14 anni e non è imputabile. L’accusa per tutti è di rapina, estorsione, furto aggravato, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Gli indagati hanno dai 14 ai 17 anni, mentre due sono diventati maggiorenni, dodici sono italiani e cinque di famiglie di origine straniera.
I baby delinquenti avevano creato un clima di terrore, in particolare tra i coetanei. La banda spadroneggiava soprattutto in centro Como, ma in qualche caso ha colpito anche fuori dalla città. Tra gli episodi contestati ai ragazzini, il furto nella casa di una coetanea che era andata via con la famiglia per il fine-settimana. Oltre a rubare oggetti di valore e vestiti, i ragazzini hanno devastato l’appartamento e non si sono risparmiati neppure gesti di sfregio. Poco dopo il colpo, alcuni ragazzini hanno indossato i vestiti rubati, si sono fotografati e hanno postato le immagini sui social.
Fermati più volte dalle forze dell’ordine, i ragazzini non esitavano ad insultare e addirittura minacciare gli stessi poliziotti e carabinieri. <Scherzavano, ridevano, ci minacciavano, oltre a dirci frasi ingiuriose – hanno spiegato il capo della squadra mobile Sergio Papulino e il comandante del reparto operativo dei carabinieri Andrea Ilari – I genitori, chiamati in questura, generalmente sminuivano il comportamento dei figli e parlavano di ragazzate>.
Il lavoro congiunto di polizia e carabinieri di Como ha permesso di dare un nome e un volto a tutti i componenti della baby gang. A novembre, a Milano i fascicoli dei singoli episodi sono stati unificati e affidati a un unico magistrato. In poche settimane la svolta netta nelle indagini e l’ordinanza di oggi.
Ottima operazione delle forze dell’ordine.punire iragazzi ma soprattutto coinvolgeterna i genitori