Anomalie e singolarità nel bando indetto dal Comune di Como per dieci posti da agente di polizia locale. A dirlo il sindacato di polizia locale Diccap (Dipartimento autonomie locali e polizia locali) – Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia locale) che chiede al Comune di Como di annullare il concorso. La richiesta che arriva dal sindacato è stata inoltrata il 23 gennaio ai vertici dell’amministrazione comunale, al comandante della polizia locale di Como, Donatello Ghezzo e all’Anac, Autorità nazionale anticorruzione. Diversi i punti contestati all’amministrazione riportati nero su bianco nel documento firmato da Sergio Bazzea, segretario provinciale Como Diccap-Sulpm. “Il Comune di Como, per il medesimo profilo professionale ha a disposizione la graduatoria della selezione effettuata in convenzione con il Comune di Erba e i cui esiti sono stati pubblicati il 5 aprile 2018 – si legge nel documento – all’interno dell’elenco sono presenti persone disponibili ad essere assunte al Comune di Como, pertanto non si comprendono le motivazioni della emissione di una nuova selezione, che portano ad esporre l’Ente a probabili contenziosi – e continua – Come ribadito da numerose sentenze, vige infatti la preferenza per lo scorrimento delle graduatorie sull’indizione di nuovi concorsi”. Sotto la lente del sindacato anche un altro punto quello relativo al limite di età imposto dal bando, 32 anni, che sarebbe “elusivo del divieto di porre un limite massimo di età nei concorsi per agente di polizia locale”. Inoltre, il sindacato di polizia locale “segnala che i contratti di formazione e lavoro, pur essendo considerati assunzioni flessibili, devono essere preceduti dalla mobilità proprio perché al termine possono essere trasformati in assunzioni a tempo indeterminato, come indicato nello stesso bando”. “Como potrebbe essere la prima città italiana che assume dei vigili con permesso di soggiorno – spiega Bazzea – E’ strano che lo faccia un’amministrazione di destra con Lega all’interno”. Il riferimento del segretario è ad uno dei requisiti di ammissione alla selezione del bando. Secondo il sindacato sarebbe “discutibile l’estensione alla partecipazione alla selezione di cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea e i loro familiari non aventi cittadinanza di uno Stato membro che siano titolati del diritto di soggiorno”. Infine, chiude il documento la contrarietà del sindacato alla “clausola inserita nel bando che prevede, a pena dell’esclusione, di essere in possesso di un certificato di idoneità sportiva agonistica per l’atletica leggera”, attestazione che, sempre secondo il sindacato, “limita di molto la partecipazione di eventuali candidati”.
“La procedura è stata seguita nella maniera corretta e nel rispetto della normativa”, replica l’assessore alla Polizia locale e Protezione Civile del Comune di Como, Elena Negretti. “Sono soddisfatta del bando soprattutto perché permetterà di avere rinforzi sul territorio. Dieci gli agenti in più al comando di polizia. Noi continuammo su questa strada”