La vicenda dei posteggi attorno al centro storico di Como diventa sempre più aggrovigliata.
Il Comune vuole cambiare le regole della sosta attorno alla città murata. Le nuove disposizioni – non ancora applicate – appaiono però piuttosto confuse.
E di certo, non aiuta a chiarire la situazione il silenzio stampa dell’assessore alla Mobilità, Vincenzo Bella.
Anzi: proprio il no comment di Vincenzo Bella, assessore che solitamente molto disponibile nel rispondere alle domande, fa intuire che il pasticcio della sosta è tutt’altro che risolto.
Non aiuta nemmeno la sibillina nota del Comune di Como: “appena saranno definite le modalità di applicazione (del nuovo piano di sosta) verrà fatto un incontro per spiegarle agli utenti”.
La delibera prevede – in 150 posti blu a ridosso delle mura – la possibilità di sostare per un massimo di due ore, una volta al giorno. Il tutto per agevolare la rotazione della sosta. Un provvedimento che però ha immediatamente scatenato reazioni polemiche, in particolare per l’impossibilità di parcheggiare più di una volta in 24 ore in diverse vie della città, tutte quelle interessate dal provvedimento.
Che sia un pasticcio, o più banalmente un errore nella scrittura delle nuove regole, non è ancora chiaro. Nel frattempo, però, consumatori, utenti della strada ed esponenti politici hanno bersagliato di critiche il Comune. A metà febbraio dovrebbe partire la sperimentazione della sosta a rotazione rapida. Usare il condizionale però è d’obbligo, a questo punto. Perché prima bisogna chiarire la confusione creata attorno alla questione.