Vent’anni fa la morte di don Renzo Beretta, il parroco di Ponte Chiasso, il “prete di frontiera” come è stato definito, ucciso da un cittadino straniero accolto nella parrocchia. Per ricordarlo la Diocesi di Como ha lanciato una serie di iniziative ed incontri, presentai oggi in conferenza stampa al Centro Cardinal Ferrari.
Da domenica 13 gennaio si apre un settimana di riflessioni e incontri sotto il titolo “Don Renzo, 20 anni di profezia”, che terminerà domenica 20 gennaio, giorno dell’anniversario della morte di don Beretta con la messa di suffragio presieduta dal vescovo Oscar Cantoni. “Un prete innamorato del Vangelo, che cercava di seguire Gesù nel quotidiano – dice, ricordando la figura di Don Beretta, don Fabio Fornera, Vicario Episcopale per la Pastorale – Il seguire il Vangelo lo ha portato, trovandosi in una parrocchia di confine, a vivere la dedizione e l’accoglienza verso le persone migranti. Quello che cercheremo di fare nel capire il senso di quello che ha vissuto è raccogliere la luce del suo esempio per poter seguire i suoi passi”.
Non soltanto ricordo ma anche esperienza quotidiana di cosa significa aprirsi all’altro, seguendo l’esempio di don Renzo. Con questa premessa è stato presentato il progetto “Como Città di Confine”. La Caritas della Diocesi di Como è stata scelta dalla Caritas Italiana come beneficiaria di uno dei progetti finanziati a livello nazionale grazie alle risorse del Fondo Cei 8 per mille. Per la realizzazione del progetto che punta a rafforzare i servizi alla grave marginalità già attivi sul territorio sono stati stanziati 198 mila euro.
“E’ un progetto doveroso per la città, grazie a questa possibilità che ci permette di implementare i servizi già presenti sulla città per renderli più adatti e fruibili alle persone che ne hanno bisogno – spiega Roberto Bernasconi direttore della Caritas di Como – Allo stesso tempo è un progetto che ci permette di entrare nel sociale e nel politico e potersi inserire in un dibattito che la società civile deve avere rispetto a traguardi sociali e politici”.