Centri storici chiusi al traffico. Ma non troppo. Com’era facile prevedere, la legge di Bilancio votata dal Parlamento la notte prima di san Silvestro riserva molte sorprese studiandone i contenuti.
L’ex assessore all’Urbanistica di Como, Lorenzo Spallino, ha scovato in uno dei tantissimi commi dell’articolo 1 una norma che potrebbe cambiare il destino delle cosiddette Zone a Traffico Limitato (Ztl).
“Recita l’articolo 1, comma 103, della legge di Bilancio 2019”, scrive Spallino sul suo blog – che all’articolo 7 del Codice della strada viene aggiunta la seguente norma: “Nel delimitare le zone [a traffico limitato] i Comuni consentono, in ogni caso, l’accesso libero a tali zone ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida”.
Spiega Spallino che “l’articolo 7 del Codice della strada è quello secondo il quale i Comuni possono, con deliberazione della giunta, provvedere a delimitare le aree pedonali urbane e le zone a traffico limitato tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull’ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio. Il governo gialloverde ha invece deciso di aprire in ogni caso le “aree “pedonali” e le zone “a traffico limitato” a qualsiasi veicolo a propulsione elettrica o ibrida. Perfetto. Decenni di politiche di limitazione del traffico buttate al vento. O non siamo riusciti a spiegarci – conclude in modo amaro l’ex assessore del capoluogo – o non avete capito che il problema del traffico non è l’inquinamento”.
Il Comune di Como annuncia una riflessione sul tema. “La città murata è già messa a dura prova dai titolari di permesso di transito – fanno sapere da Palazzo Cernezzi – E’ un tema che dovremo affrontare e sarà oggetto di valutazioni”.