Date di scadenza alterate, etichette modificate o specie spacciate per altre: maxi operazione della Guardia Costiera tra Ligura, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Coinvolto anche un imprenditore cinese con un’attività a Como.
Sono state denunciate sette persone, sequestrate 86 tonnellate di pesce e distribuite 92 multe per un totale di quasi 200mila euro.
A Como gli investigatori hanno scoperto il titolare di un’azienda cinese fornitrice di numerosi ristoranti etnici del Nord Italia che alterava le date di scadenza del salmone importato dalla Norvegia modificandone anche il peso e sostituendo etichette false a quelle originali. Sono state confiscate circa 7 tonnellate di salmone. A Milano i controlli di pescherie e punti vendita hanno portato a scoprire un commerciante che vendeva brosme salato spacciandolo per baccalà. A Imperia un ristoratore è stato multato poiché serviva pesce spada scaduto ai clienti, mentre in un frantoio delle colline imperiesi sono stati sequestrati vasetti di tonno rosso sott’olio etichettati come pinne gialle.