Udienza rinviata al 17 gennaio. Il ricorso per il fallimento del Casinò di Campione al Tribunale di Milano resta in sospeso ancora per un mese. «È difficile che in situazioni così complesse diano una risposta in breve tempo – spiega Angelo Cassani, sindacato autonomo – Vorranno sicuramente raccogliere altra documentazione». Intanto, in questi giorni stanno arrivando le lettere di licenziamento ai 482 dipendenti della Casa da gioco, inviate nei giorni scorsi dopo l’incontro tra i sindacati e i curatori fallimentari. «Il licenziamento è a partire dal 31 dicembre – spiega Cassani – Avevamo chiesto di evitare queste lettere, in attesa dell’esito del ricorso e degli sviluppi del decreto fiscale, a fronte anche dell’impegno del Ministero per la riapertura del Casinò. Le nostre richieste, però, non sono state accolte. È diverso sedersi attorno a un tavolo e trattare per andare verso la riapertura con un perimetro aziendale saldo piuttosto che con 480 persone licenziate”. Il decreto fiscale è passato anche alla Camera e al suo interno si trova un emendamento “salva Casinò” che attribuisce a un nuovo commissario straordinario, nominato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, la possibilità di verificare la fattibilità della riapertura della Casa da gioco. Il commissario, dopo la nomina, avrà 45 giorni per presentare il piano. “La nostra speranza – conlcude Cassani – è che si possa immediatamente ragionare con un commissario per trovare una soluzione che porti alla rapida riapertura del Casinò”. Nel decreto è stato inserito anche un bonus fiscale rivolto ai cittadini di Campione. E i dipendenti comunali, in attesa di conoscere la loro sorte, hanno intanto ricevuto una parte degli stipendi arretrati.