Manifestazione a Roma oggi dei dipendenti del Casinò di Campione d’Italia, senza lavoro dal 27 luglio scorso, quando la casa da gioco è stata chiusa per la dichiarazione di fallimento del tribunale. Nei prossimi giorni, i quasi 500 dipendenti riceveranno la lettera di licenziamento.
La speranza di riapertura è legata a un emendamento alla legge fiscale già votato dal Senato, che prevede la nomina di un commissario straordinario per valutare come far ripartire la casa da gioco. Nell’attesa, i dipendenti chiedono un ammortizzatore sociale ad hoc.
Una delegazione è stata ricevuta da Francesco Vanin, consigliere del ministro per lo Sviluppo economico. <L’esito del confronto è positivo – sottolinea Giovanni Fagone, Cgil – Abbiamo fatto presente che è necessario che ci sia un ammortizzatore sociale che permetta di evitare i licenziamenti in attesa del percorso che dovrebbe portare alla riapertura del casinò>. <Senza un intervento – aggiunge Fagone – si andrà a creare un problema sociale per i quasi 500 dipendenti. Ma abbiamo evidenziato anche alcune incongruenza. Si andrebbe infatti ad avviare un percorso di riapertura del casinò senza più avere i lavoratori per la casa da gioco. Il 13 inoltre sarà discusso un ricorso contro il fallimento, se dovesse essere accolto la casa da gioco potrebbe riaprire ma quel giorno il personale potrebbe già essere stato licenziato>.
Il tempo per trovare un’eventuale soluzione è strettissimo. <Confidiamo in una risposta rapida, prima che scattino i licenziamenti, il 10 dicembre>, conclude Fagone.