Smog alle stelle a Como: ieri, per il quarto giorno consecutivo, è stato registrato un livello di polveri sottili nell’aria superiore alla soglia d’allarme.
Il traffico del primo weekend di dicembre, i riscaldamenti al massimo per contrastare la prima vera ondata di freddo, uniti all’assenza di venti e piogge, hanno fatto cadere in picchiata la qualità dell’aria che respiriamo.
Il trend negativo, stando ai dati rilevati dalla centralina di Como Centro, è iniziato giovedì 29 novembre, con 52 microgrammi di Pm10 ogni metro cubo d’aria. Il limite è 50.
Il valore è poi salito venerdì a quota 68, fino a toccare il picco sabato – giorno in cui la città era assediata dalle auto – con 84 microgrammi al metro cubo. Ieri le centraline hanno registrato 72 microgrammi.
Ancora più preoccupante l’andamento del Pm2.5, il materiale particolato ancora più sottile che si insinua più a fondo nelle vie respiratorie: il valore di guardia è 25 microgrammi, sabato si è toccato il picco di 72 microgrammi, quasi il triplo. Ieri la centralina ha segnato 62 microgrammi, più del doppio rispetto al valore di guardia.
MISURE DI PRIMO LIVELLO
Se la situazione non dovesse migliorare, Regione Lombardia potrebbe decidere di attivare in provincia di Como le misure di primo livello.
Da quest’anno, infatti, è il Pirellone (negli anni passati spettava al Comune) a decidere se introdurre questi provvedimenti, in base ai dati provinciali sullo smog. Dati che indicano tre giorni di superamento: venerdì, sabato e domenica. Se anche oggi la media provinciale delle poveri sottili dovesse essere sopra la soglia, Regione Lombardia valuterebbe l’introduzione delle misure di primo livello: blocco dei diesel fino all’omologa Euro 4 tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8:30 alle 18:30 e, sempre tutti i giorni, festivi compresi dalle 8:30 alle 12:30, blocco dei veicoli trasporto merci diesel Euro 3. Poi, divieto di falò, barbecue, fuochi d’artificio, sistemi di riscaldamento a legna e stufe di classe energetica inferiore alle 3 stelle e massima temperatura interna nelle case di 19 gradi. Misure che, una volta attivate, restano attive fino a che le polveri non rientrano sotto il livello di guardia per due giorni.