Perizia psichiatrica per Luca Volpe, 28 anni, accusato di aver ucciso a coltellate il nonno Giovanni, 78 anni, il 16 marzo scorso nella loro casa a Vighizzolo di Cantù. La difesa del giovane, nell’udienza preliminare che si è aperta ieri in Tribunale a Como, ha chiesto un’analisi sulle condizioni psichiche dell’unico imputato del delitto.
Il giudice ha accolto la richiesta e il prossimo 6 dicembre è fissata una nuova udienza per il conferimento dell’incarico. Solo dopo la perizia, il procedimento penale potrà proseguire con il rito abbreviato.
Giovanni Volpe, secondo quanto ricostruito dall’accusa è stato ucciso con diciannove coltellate inferte dal nipote su tutto il corpo, con una violenza tale da spezzare in due il coltello. Luca Volpe dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.
La Procura di Como, pubblico ministero Simona De Salvo, nelle scorse settimane ha chiuso le indagini chiedendo il giudizio immediato, mentre la difesa, nei termini previsti, ha chiesto il rito abbreviato, ora subordinato all’esecuzione della perizia psichiatrica.
L’omicidio sarebbe scaturito dopo un rimprovero del nonno al nipote per questioni di droga. Giovanni aveva probabilmente scoperto Luca mentre faceva uso di sostanze stupefacenti. Dopo aver ucciso l’anziano nonno con il quale era cresciuto, il ragazzo è fuggito. Il corpo del nonno è stato trovato alcune ore dopo dal figlio del pensionato. I carabinieri avevano subito avviato le indagini e poche ore dopo avevano fermato Luca, con gli abiti ancora sporchi di sangue, in un motel della Bassa Comasca.