Il Sant’Anna è in prima fila nella lotta alle nuove droghe. L’Ospedale di San Fermo della Battaglia è una delle poche strutture italiane attrezzata per scoprire, con un processo innovativo, le ultime sostanze stupefacenti immesse sul mercato.
le nuove sostanze stupefacenti presenti in commercio.
Droghe più o meno conosciute: shaboo, popper, ketamina, salvia divinorum, solo per citarne alcune prese da un elenco di 450 nuove droghe attualmente in circolazione secondo le ultime informazioni a disposizione delle forze dell’ordine.
Il nuovo metodo consente di scoprire nel sangue, nei capelli, nell’urina e nella bile oltre 200 nuove sostanze stupefacenti in circa 35 minuti. E’ stato presentato questa mattina durante il convegno “Aspetti medico-legali e sociali tra vecchie e nuove sostanze” all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. La metodica si utilizza, per esempio, in caso di incidente stradale e di malori di giovani portati al pronto soccorso per scoprire rapidamente l’eventuale assunzione di qualsiasi tipo di droga.
“Il metodo – spiega Luca Ferlin, biologo del Laboratorio Analisi – permette di identificare in poco tempo oltre che le principali e già note sostanze anche le Nuove Sostanze Psicoattive, ma soprattutto è aggiornabile con tutte le molecole che vengono segnalate ai centri di riferimento. Nella maggior parte dei laboratori queste sostanze non vengono identificate, con il risultato di diagnosi errate e di cure non appropriate”.
Le nuove sostanze sono molto pericolose perché possono portare alla morte e perché sono facilmente reperibili su Internet. “Il Sant’Anna è una delle poche strutture ospedaliere in Italia ad avere queste competenze e collabora con le autorità giudiziarie, con le forze dell’ordine, l’Ats, i Sert e la casa circondariale”, sottolinea il direttore sanitario dell’Asst Lariana, Fabio Banfi.