Hanno scelto di patteggiare i tre agenti della polizia locale in servizio a Fenegrò accusati di aver chiesto soldi ai clienti delle prostitute per evitare loro la multa prevista dai Comuni per tutti gli automobilisti sorpresi in sosta in alcune piazzole abitualmente utilizzate dalle lucciole lungo la strada provinciale 29.
Due agenti, un 49enne e un 47enne, erano stati arrestati, mentre un terzo, un 56enne, era stato individuato dalle forze dell’ordine durante l’indagine. Tutti hanno scelto di chiudere con un patteggiamento la loro vicenda giudiziaria. Una decisione ratificata oggi in Tribunale a Como. I vigili coinvolti, accusati di concussione in concorso, hanno patteggiato 3 anni, 2 anni e 8 mesi e un anno e 8 mesi. Concordato anche un risarcimento alle amministrazioni comunali.
Gli agenti coinvolti erano tutti appartenenti al Corpo intercomunale di polizia locale Bassa Piana Comasca. I comuni che fanno capo al consorzio hanno previsto un provvedimento per contrastare la piaga della prostituzione sulla strada, soprattutto sulla provinciale, prevedendo sanzioni fino a 400 euro per gli automobilisti in sosta nelle piazzole.
L’indagine, coordinate dal sostituto procuratore Mariano Fadda, era partita nel 2017 dopo la denuncia di un automobilista che, dopo aver pagato una prima volta 150 euro a un agente per non essere sanzionato, alla seconda richiesta simile aveva deciso di pagare regolarmente la contravvenzione da 400 euro e poi di segnalare l’accaduto ai carabinieri. Dopo un periodo di indagini e verifiche, I carabinieri erano intervenuti con l’arresto di due vigili. In una fase successive era stato individuate il terzo agente coinvolto.