Nuovo attacco ai ristorni dei frontalieri: l’Udc ticinese presenta un’altra campagna che punta al congelamento della quota tasse versata dai frontalieri che la Svizzera deve restituire ai paesi italiani di confine. Mozione in Consiglio di Stato e petizione, a cui si può aderire anche online per il sostegno del progetto. L’Udc chiede al governo del Cantone di bloccare l’intero pagamento dei ristorni relativi all’anno 2018 e di versare l’ammontare complessivo su un apposito conto vincolato presso la Banca dello Stato del Canton Ticino. “Lo sblocco del versamento – si legge nel testo della petizione – dovrà essere effettuato al momento della sottoscrizione da parte del Governo italiano e della ratifica del Parlamento dell’accordo parafato dai ministri delle finanze di Svizzera e Italia”.
Si tratta della prima e concreta risposta alla scelta di Lega e Movimento Cinque Stelle di congelare l’accorto del 2015 sul nuovo sistema di imposizione fiscale dei frontalieri.
Il 15 giugno del 2018, il Consiglio di Stato aveva cosi ripreso a versare 83,5 milioni di franchi relativi all’anno 2017 quale ristorno delle imposte pagate dai frontalieri, come spiegano dall’Udc “mentre a Roma la sottoscrizione del nuovo accordo giace in un cassetto e voci autorevoli affermano che è già lettera morta”.