<E’ paradossale che l’Unione Europea tuteli di fatto la Svizzera, un Paese che non ne fa parte a discapito dell’Italia. E’ una presa in giro. Questa è l’Europa che non vogliamo e che vogliamo cambiare>. L’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli è pronto a difendere la carta sconto benzina dall’attacco arrivato da Bruxelles.
La Commissione Europea contesta la riduzione sul prezzo del carburante applicata in Lombardia, nella fascia di confine con la Svizzera, un provvedimento che, per Bruxelles viola le norme comunitarie sulla concorrenza. Dall’Europa è arrivata dunque all’Italia la richiesta esplicita di intervenire entro due mesi per correggere questa anomalia.
<E’ una richiesta inaccettabile e ho già affrontato il problema con i partecipanti al tavolo della consulta sui carburanti – dice Mattinzoli – Prima della carta sconto, la Svizzera aveva registrato un’impennata fortissima del carburante venduto mentre per i benzinai della fascia di confine non c’era più lavoro. La carta sconto deve essere salvaguardata nell’interesse di tutti>.
L’Unione Europea ha inviato la lettera di contestazione a Roma. <Da Roma ci è stato sottoposto il problema e ce ne stiamo occupando – dice ancora l’assessore regionale – Stiamo mettendo a punto un documento che illustra nel dettaglio le ragioni a sostegno della carta sconto, in modo da poter rispondere all’attacco dell’Europa. Coinvolgeremo il ministero per rispondere a Bruxelles. La vera iniquità sarebbe togliere la carta sconto>.
L’intervento della Regione era stato sollecitato ieri dalla presidente dei benzinai di Confcommercio Daniela Maroni. <Il provvedimento della carta sconto, in vigore dal 2000 è stato studiato in modo molto corretto e con buon senso – conclude Mattinzoli – Confido che L’Europa consideri e comprenda le nostre motivazioni e che non ci sia bisogno di far diventare la questione una battaglia>.
Evvai con le solite filippiche contro la cattivissima UE, salvo poi ritornare a Canossa (Bruxelles) con le pive nel sacco, quando il BTP Italia accusa nelle sottoscrizioni un flop mai registrato prima.
Suggerirei quindi al leghista Mattinzoli di sotterrare l’ascia di guerra e di affrontare il problema con razionalità (un’impresa, a quanto pare, da quelle parti…).
Se non sbaglio, lo sconto benzina esiste anche nelle zone di confine del Friuli con la Slovenia, quindi vediamo di mettere da parte – una tantum – gli slogan e affrontare il tema da amministratori adulti consapevoli responsabili razionali.
Chiedo troppo?
Bisognerebbe fare una raccolta firme, ma tante, per farci sentire a Bruxelles. Essere come i francesi,rumorosi e fastidiosi.Non dire sempre di sì. La Lega ha ragione nel provare fastidio nei confronti di Bruxelles: remano sempre contro la povera gente.