Frontalieri: l’accordo del 2015 sul nuovo sistema di imposizione fiscale – impostato e approvato dagli apparati diplomatici ma mai ratificato dai parlamenti – rimarrà lettera morta. Almeno sin quando al governo del Paese ci sarà la coalizione gialloverde. Lega e Movimento 5 Stelle, infatti, hanno deciso di comune accordo di non calendarizzare la ratifica dell’intesa.
“Subito dopo l’insediamento del nuovo Parlamento l’ambasciatore elvetico a Roma ha chiesto formalmente al presidente Roberto Fico di calendarizzare la ratifica dell’intesa del febbraio 2015. A quel punto – spiega Giovanni Currò, deputato comasco del Movimento 5 Stelle – ci siamo attivati affinché questo passaggio non ci fosse”. Quindi una scelta politica concordata tra gli alleati di governo. L’accordo del 2015, firmato in Prefettura a Milano tra gli allora ministri dell’Economia, resterà lettera morta.
Peraltro, lo stesso deputato del Movimento 5 Stelle ammette che il testo dell’intesa rimane tuttora secretato. “Anche per questo abbiamo chiesto di conoscere il documento nella sua forma integrale sin qui disponiamo soltanto di alcune indiscrezioni; ad esempio, sappiamo che l’accordo tratta di temi diversi tra loro, e non soltanto della fiscalità dei frontalieri”.
E i voti dei frontalieri andranno a lega e 5 stelle…