Ripicche e poltrone. L’epilogo di una crisi politica che raggiunge la farsa, che ha tenuto in stallo per giorni la città di Como facendo saltare diverse sedute del consiglio comunale, per poi riproporre la stessa formazione pre crisi. Ieri mattina l’assessore Francesco Pettignano ha protocollato le dimissioni per poi ricevere nuovamente le stesse deleghe dal sindaco nel tardo pomeriggio. L’ex esponente di Forza Italia, passato da qualche giorno a Fratelli d’Italia è di nuovo assessore. Il rimpasto record, che al momento ha riguardato solo Pettignano ma non si esclude un ritorno in giunta di Amelia Locatelli, ex assessore in quota azzurra che ha abbandonato l’esecutivo di Palazzo Cernezzi la scorsa settimana, non è stato digerito da Forza Italia. Gli azzurri hanno disertato il consiglio comunale. Il capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo aveva detto: “Ciò che non è possibile accettare è il modo di comportarsi che è stato adottato. Dopo quanto successo in questi giorni era necessaria una verifica di maggioranza con il sindaco”. Verifica convocata lo scorso sabato e saltata per la mancanza al tavolo degli azzurri. Ieri sera neanche le minoranze sono rimaste a guardare. Dura la reazione in consiglio delle opposizioni.
“Sono in imbarazzo per la giunta. Il sindaco aveva dichiarato che si sarebbe dimesso se fosse stato al centro di giochi politici tra i partiti – spiega il consigliere Alessandro Rapinese (Lista Rapinese sindaco) – Il sindaco sta agendo come sono soliti agire i partiti. Si era presentato come garanzia per la città invece è diventato una garanzia per i partiti”. A sventolare cartelli di contestazione i democratici. “Una situazione grottesca – dice Stefano Fanetti, capogruppo Pd – Una farsa incredibile. Siamo di fronte ad una crisi politica, o si riunisce la maggioranza oppure si va a casa. È una lotta di potere e poltrone che va a discapito della città”.
“Da giorni stiamo assistendo increduli a una crisi interna alla maggioranza che mostra un’amministrazione la cui condotta può essere definita inconcludente, incomprensibile e irrispettosa – dice Vittorio Nessi, capogruppo Svolta Civica – Pur consapevoli delle concrete difficoltà che fatalmente incontra chi si trova nelle condizioni di gestire la cosa pubblica, non possiamo non evidenziare come la distanza tra gli slogan, prima e dopo la campagna elettorale, e le azioni dell’amministrazione sia sempre più ampia – infine il consigliere conclude – Si tratta di un cinico spettacolo giocato sulla pelle dei cittadini che inchioda la città a uno stallo che nessuno, nemmeno il più pessimista, avrebbe potuto immaginare”. Ieri, per la quarta volta all’ordine del giorno, il tema degli orti urbani. Infine fronte politico Antonella Patera, ex Forza Italia confluita nel gruppo misto ha ufficializzato il suo ingresso in Fratelli d’Italia.