Forza Italia ha annunciato il ritiro della delegazione nella giunta di Como. Delegazione che, formalmente, è composta da due assessori: Amelia Locatelli e Francesco Pettignano.
Locatelli ha già annunciato che farà un passo indietro. In altre parole, rimetterà la delega di assessore nelle mani del sindaco Mario Landriscina.
Ben più secca sembra invece la reazione di Pettignano, che ieri rifiutava ordini di scuderia, oggi risulta irraggiungibile al telefono.
Pettignano e Locatelli però non sono gli unici assessori in quota Forza Italia. O meglio, esiste un terzo assessore che, pur non essendo direttamente indicato da Forza Italia, è vicino all’area azzurra.
Si tratta di Simona Rossotti, nominata dal sindaco in qualità di tecnico del settore turistico ma, come detto, molto vicino all’area di Forza Italia. Il suo nome, per ora, è rimasto ai margini della bufera politica che sta scuotendo le fondamenta di Palazzo Cernezzi.
Una bufera sfociata in una lunga lettera scritta da Forza Italia al sindaco di Como Mario Landriscina. Uno scritto nel quale, al netto di qualche passaggio tra il bizantino e il politichese, si lanciano precise accuse all’amministrazione di Como.
Letteralmente: “Serve uno scatto in avanti che finora, nonostante le nostre preoccupazioni pregresse, non si è riusciti a materializzare. Riteniamo ci sia ancora tempo ed anche gli spazi per non cadere nell’irrilevanza amministrativa”. E ancora, Forza Italia parla di “polemiche sterili e ambizioni personali di potere”.
Lo strappo si concretizza nel ritiro degli assessori, un messaggio diretto al sindaco: “Riteniamo di continuare motivatamente e lealmente a sostenere la sua giunta senza però la nostra delegazione, almeno fino a quando non si stabiliranno dei punti fermi ed imprescindibili di metodi ed azioni condivise tra tutti”.