“Siamo molto preoccupati, le linee ferroviarie diesel di tutta la Lombardia, che sono le più fragili e distanti dai grandi centri, saranno le più colpite dai tagli di Trenord. Si penalizzeranno le zone di confine, quelle dove i cittadini fanno più fatica a muoversi”: Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta così il piano di Trenord presentato in audizione nella Commissione Territorio e Infrastrutture di Regione Lombardia dall’amministratore delegato Marco Piuri. Il piano, che entrerà in vigore per la stagione invernale a partire dal 9 dicembre, prevede di sostituire i treni più vecchi delle linee periferiche meno frequentate, quelle con meno di 50 passeggeri, con autobus. Un intervento che riguarderebbe solo l’1 per cento dei passeggeri e che non toccherebbe le direttrici principali da e per Milano. “I primi treni nuovi arriveranno nel 2020. Ora è tutto chiaro – commenta il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo – La situazione del trasporto ferroviario non potrà migliorare per altri due anni. Un piano per venirne fuori non esiste, perché ci sono problemi con i treni, che sono in buona parte vecchi e inaffidabili, con il personale che manca e con infrastrutture insufficienti e ormai sature. Tutto questo comporta penali e bonus milionari, ma ha anche un costo indiretto sull’economia lombarda”. Martedì 13 novembre, in occasione della seduta del consiglio regionale sul servizio ferroviario, il Pd sarà in presidio insieme a sindaci, amministratori e cittadini sotto al Pirellone. Il governatore lombardo, Attilio Fontana, incontrerà il 14 novembre il ministro Danilo Toninelli e i vertici di Trenitalia, Rete ferroviaria italiana e Trenord. “La situazione, purtroppo, è quella che è – dice Fontana – e i treni non si comprano al supermercato”. “Resta altissima la mia attenzione sulla situazione delle ferrovie lombarde – commenta il ministro Toninelli – Stiamo già prendendo provvedimenti immediati, ma siamo convinti che sia necessario lavorare, tutti, con risolutezza per trovare una soluzione efficace e definitiva ai problemi che affliggono da anni il trasporto ferroviario in Lombardia, per lasciarsi alle spalle un passato di disservizi che non si è ancora chiuso e porre fine agli sprechi”.