Nessun nuovo forno a Como, almeno non in tempi brevi. Il Comune ha già annunciato l’intenzione di realizzare un secondo impianto per le cremazioni, indicando un’area nel cimitero di Camerlata per la collocazione, ma dalla Regione arriva una sorta di stop preventivo al progetto, che al momento non può essere autorizzato.
“La Regione interverrà con un nuovo regolamento per individuare gli ambiti carenti dal punto di vista sei servizi cimiteriali e delle cremazioni – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – Vogliamo rivedere completamente le vecchie normative, attualmente in vigore e lo faremo il prossimo anno con un intervento ad hoc che partirà da una mappatura della situazione in essere”.
L’assessore ai Cimiteri del Comune di Como Francesco Pettignano ha effettuato recentemente un sopralluogo a Camerlata, confermando la volontà di avviare il progetto di un secondo forno. Il capoluogo però ha già un impianto per le cremazioni, che come noto è bloccato da anni.
“Con il nuovo regolamento procederemo anche con un bando con regole chiare e trasparenti – dice Gallera – I Comuni interessati a realizzare nuovi impianti potranno presentare progetti e candidature che poi saranno valutati da un’apposita commissione che stabilirà dove e quando realizzare ulteriori impianti>. <Se il Comune di Como ha un forno fermo e deve riattivarlo naturalmente può farlo – aggiunge l’assessore regionale al Welfare – Diversamente, per un eventuale secondo forno dovrà sottostare alle nuove regole e ai tempi della procedura, che sarà definita il prossimo anno. Prima di questo passaggio non sono previste altre autorizzazioni”.