Non siamo a Venezia, ma così sembrerebbe. Sul lungolago Trento e Trieste sono state posizionate passerelle, transenne e sacchi di sabbia per la fuoriuscita delle acque del Lario sui marciapiedi. Prende corpo il rischio esondazione, perché il livello del lago negli ultimi giorni è cresciuto velocemente, toccando i 100 centimetri. L’ondata di maltempo che da domenica si è abbattuta sul territorio ha causato danni in tutta la provincia. Sono 120 gli interventi di soccorso portati a termine la notte scorsa dagli uomini del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Como, prevalentemente per taglio di piante pericolanti e danni dovuti alle abbondanti piogge cadute nelle scorse ore. In mattinata rimanevano da espletare ancora circa venti richieste di intervento. “I danni interessano tutta la provincia – fanno sapere dal comando – gli interventi hanno riguardato in particolare le zone di Brunate, Canzo, Cantù. A Moltrasio sono stati segnalati alcuni comignoli pericolanti”. Numerose le piante sradicate e cadute sulla strada o sui cavi elettrici o della linea telefonica. Ieri un grosso albero è stato abbattuto dal vento in via Asiago a Tavernola, portando disagi alla viabilità. In via Paolo Diacono, in zona Monte Olimpino, i pompieri sono intervenuti per mettere in sicurezza una pensilina pericolante. Tra gli interventi, è stato segnalato anche un soccorso a una persona a Domaso, per intossicazione da monossido di carbonio. Nella mattinata di oggi, inoltre, i vigili del fuoco sono stati impegnati a domare un incendio in un ex ristorante in via Francesco Baracca a Mozzate. Sul posto sono accorsi tre mezzi del comando di Como e uno di quello di Varese. Le fiamme potrebbe essere state innescate da un fulmine. Non si sono registrati feriti.