Morti sospette all’ospedale di Saronno: potrebbe aggiungersi un nuovo caso tra quelli contestati all’ex viceprimario del reparto, Leonardo Cazzaniga.
Sono stati infatti trovati tre farmaci – un ansiolitico, un anti-psicotico e un neurolettico per la cura della schizofrenia – nel corpo di un uomo morto nel 2014 a 81 anni, dopo essere stato trattato in pronto soccorso a Saronno da Cazzaniga, a processo in tribunale a Busto Arsizio per undici morti sospette in corsia e tre nella famiglia dell’ex amante, l’infermiera Laura Taroni.
La presenza dei farmaci è stata rilevata dai periti presenti ieri in aula per l’incidente probatorio, incaricati dalla Procura di effettuare l’autopsia sulla salma dell’81enne, riesumata dal cimitero di Rovello Porro nel marzo scorso. In aula gli esperti hanno spiegato che quei farmaci potrebbero aver accelerato la morte del paziente all’avvocato difensore di Cazzaniga Ennio Buffoli e al procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, che ha firmato la maxi inchiesta “Angeli e Demoni” insieme con il pm Maria Cristina Ria. L’accusa valuterà ora se chiudere formalmente questo nuovo capitolo di indagine e chiedere il rinvio a giudizio del medico anche per la dodicesima morte sospetta in corsia.