Diminuisce del 38,1% in tutti i settori produttivi la richiesta di ore di cassa integrazione da parte delle imprese in provincia di Como: è quanto emerge dal 9° Rapporto UIL del Lario relativo ai primi nove mesi del 2018. Ad utilizzare questo strumento sono 885 lavoratori in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Situazione determinata dal calo delle ore di cassa straordinaria e in deroga, ma anche la richiesta delle ore di cassa integrazione ordinaria nel settore tessile da gennaio a settembre è per la prima volta in diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2017. “Per molte aziende potrebbe essere terminata la possibilità di utilizzare la cassa – dice Salvatore Monteduro, segretario generale CST UIL del Lario – Un’ipotesi traumatica dal punto di vista occupazionale per i 1.472 lavoratori delle aziende comasche oggi garantiti dagli ammortizzatori. Lo studio conferma che la situazione economica nella provincia è in chiaro scuro, la ripresa è altalenante e il mercato del lavoro è fortemente influenzato da questo andamento. A testimonianza di ciò – dice Monteduro – vi è anche quanto emerge dall’analisi sugli avviamenti e cessazioni al lavoro del I e II trimestre 2018 del sistema informativo Quadrante lavoro di Regione Lombardia. Il rapporto evidenzia un saldo positivo per la totalità dei rapporti di lavoro, con un + 4.394, e un saldo negativo per i contratti a tempo indeterminato nel primo semestre del 2018, con un -1.316. Si consolida quindi un’occupazione di tipo precario, che incide sulla vita dei lavoratori, – conclude Monteduro – perché limita la possibilità di avere accesso al credito e a una pensione dignitosa. È necessario sostenere gli investimenti pubblici in misura maggiore rispetto a quanto si prevede nella Legge di Bilancio 2019 da parte del governo”.