La burocrazia bloccherà le operazioni di collaudo al forno crematorio del Cimitero Monumentale di Como almeno fino al mese di febbraio. Soltanto a inizio ottobre il Comune di Como ha provveduto ad inviare alla Provincia la richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Così mentre continua l’odissea del forno del Monumentale si lavora al progetto per un nuovo impianto nel cimitero di Camerlata. Giovedì il sopralluogo nei cimiteri comaschi per stabilire dove sarà costruito il nuovo forno crematorio di Como. Ad annunciarlo è l’assessore ai servizi cimiteriali di Palazzo Cernezzi, Francesco Pettignano, che spiega: “Insieme ai tecnici valuteremo la situazione in particolare quella del cimitero di Camerlata per capire dove posizionare il nuovo impianto – e ribadisce – Questa volta voglio garanzie su dove possa essere collocato”.
Sull’altro fonte, quello che riguarda il forno chiusi oramai da anni, superati i lavori di manutenzione, i tecnici dovrebbero procedere alla fase di collaudo. Fase che ad oggi non sarebbe ancora iniziata perché sono ancora in corso gli affidamenti per sostituire l’evaporatore, necessario per effettuare le prove a caldo del forno, e per le attività annuali di manutenzione ordinaria e straordinaria. Lo scorso 5 ottobre il Comune ha trasmesso alla Provincia di Como la richiesta per una nuova autorizzazione allo scarico dei fumi nell’atmosfera. Il provvedimento era atteso almeno da giugno. Ora la Provincia ha a disposizione 120 giorni, quattro mesi, per esaminare e autorizzare la nuova richiesta inviatagli da Palazzo Cernezzi. Dunque almeno fino a febbraio il forno del Monumentale resterà ancora chiuso per le famiglie comasche che vogliono adempiere alle volontà dei propri cari.
Una precisazione cronologica: se la Provincia impiegasse meno dei 120 giorni a sua disposizione per autorizzare l’emissione dei fumi in atmosfera, i tempi di chiusura/riapertura dipenderanno soltanto dai tempi di capitolato ed eventuali proroghe di forza maggiore degli affidamenti citati.