Critici, dubbiosi, soddisfatti. Reazioni diverse tra i comaschi dopo la presentazione, ieri, del progetto del lungolago messo a punto dalla Regione. Il cantiere dovrebbe ripartire nel settembre del prossimo anno e l’opera dovrebbe essere finalmente completata nell’aprile del 2022, con un ulteriore investimento di 15 milioni di euro. L’unico elemento che mette tutti d’accordo è la richiesta di fare presto e non perdere altro tempo.
“Mi sembra francamente che quanto presentato con enfasi dalla Regione riproponga in gran parte quanto elaborato in passato dalla giunta di Mario Lucini – dice l’ex assessore della stessa giunta, Bruno Magatti oggi capogruppo di Civitas – inoltre, non è vero che c’è un risparmio”.
Meno critico il capogruppo di Svolta Civica, Vittorio Nessi. «Considerata l’importanza dell’opera ci rallegriamo. Finalmente il lungolago tornerà ai comaschi. Ci auguriamo che il progetto possa essere all’altezza di una delle passeggiate più belle al mondo».
All’attacco Alessandro Rapinese. “La nuova passeggiata sarà più alta della piazza di circa 90 cm – ha rilanciato anche su Facebook Rapinese – Se poi aggiungete il fatto che sarà larga oltre 20 metri vi sarà facile capire che a Como per vedere il lago sarà necessario salire sulla passeggiata. Questo è il risultato di un cantiere che costerà decine di milioni di euro, che non proteggerà i comaschi da nessun pericolo e che, in totale, se tutto andrà bene, sarà durato 14 anni”. “Speriamo sia la volta buona. L’importante dopo tutti questi anni è partire”, dice invece il capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi Stefano Fanetti.
“Più del fattore estetico l’importante è che si cominci immediatamente e soprattutto si arrivi al traguardo rispettando i tempi che sono già di per sé biblici – interviene Marco Cassina, di Confcommercio Abbigliamento – Con questo cantiere infinito tutti noi abbiamo avuto ricadute negative”.
Soddisfatto Claudio Casartelli presidente di Confesercenti Como. “Non mi sembra ci siano stravolgimenti eccessivi rispetto al vecchio progetto ma si sono affinati alcuni dettagli. Nel complesso il giudizio è positivo – spiega – Adesso è basilare mettere in moto tutto. Il rispetto dei tempi deve essere la priorità”.
In allerta per i tempi anche il presidente di Cna Como Alberto Bergna. “L’importante è ora andare via lisci senza intoppi e concludere quanto è stato annunciato e chiudere con il cantiere. Non è più possibile pensare di attendere ulteriormente”, dice.