In provincia di Como quasi il 95% delle imprese ha meno di dieci dipendenti. E’ la forza dell’artigianato e delle piccole aziende tradotta in numeri.
Numeri diffusi nel corso dell’8° Rapporto dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia, presentato a Palazzo Pirelli di Milano.
Più precisamente, sono 42.256 le aziende comasche con meno di dieci dipendenti, e rappresentano il 94,4% delle imprese di tutta la provincia. Danno lavoro a quasi 80mila persone: in altre parole, è come se l’intera città di Como – anziani e bambini inclusi – lavorasse nelle imprese artigiane.
Se poi si aumenta la taglia, ossia si passa da 10 a 50 dipendenti, ecco che si rappresenta il 99,4% delle imprese comasche.
In Lombardia ogni giorno nascono 61 imprese artigiane, quattro solamente nella provincia di Como. “Un’impresa flessibile, creativa, capace di rispondere in tempi rapidi e in modo personalizzato alle esigenze dei clienti e di dare loro prodotti e servizi di alta qualità, perché capace di rendersi protagonista dell’altra innovazione, un modo di innovare a forte componente umana e sociale ancora prima che tecnologica”, ha detto il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti.
“La forza dell’impresa artigiana – ha aggiunto il professor Giulio Sapelli, economista dell’Università di Milano – fiorisce dall’inventiva e dalla creatività della persona e della famiglia; unitamente a tutti coloro che, con il loro lavoro, danno vita a questa specialissima forma d’impresa che ha sfidato tutte le previsioni e le teorie fondate su una antropologia negativa, resistendo alla crisi globale e inserendosi nei sentieri di crescita che l’impresa artigiana sa sempre trovare”.