L’osservatorio permanente del frontalierato è realtà. Dopo il voto dei consigli provinciali di Como e Varese, il nuovo organismo è stato costituito formalmente per un periodo di 3 anni, rinnovabili. La sede dell’osservatorio sarà a Villa Saporiti e i componenti saranno al massimo quindici.
I lavoratori italiani che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera sono oltre 64mila, residenti in particolare nelle province di Como e Varese, oltre che di Lecco e della zona del Verbano Cusio Ossola. <Per la sua rilevanza economica, ma anche per le sue ricadute sociali e nel campo della formazione-istruzione – precisano i promotori dell’iniziativa – è opportuno che il fenomeno sia oggetto di costante ed attento studio, al fine di poter valutare le sue conseguenze sui territori italiani di confine e sui cittadini>.
L’osservatorio permanete è nato per volontà delle province di Como e Varese e delle organizzazioni sindacali dei frontalieri, che hanno siglato un protocollo d’intesa per gestire in collaborazione l’organismo.
Il nuovo organismo si occuperà in particolare di <monitorare i flussi dei lavoratori frontalieri, in ordine alla tipologie professionali, alla mobilità ed alla viabilità; divulgare le corrette informazioni su opportunità e problematiche connesse al lavoro transfrontaliero; recepire le istanze dei lavoratori frontalieri per farsi parte attiva a livello politico nei confronti di tutti quegli enti, pubblici o privati, che a vario titolo ne sono coinvolti e possono fornire adeguate e ragionevoli risposte>. L’osservatorio proporrà anche iniziative di informazione e divulgazione sul territorio per far conoscere la realtà dei frontalieri.