Manca personale proprio dove ci si dovrebbe recare per cercare lavoro: l’allarme sulla situazione di criticità dei Centri per l’Impiego del territorio comasco è lanciato dalla Provincia, che chiede un intervento urgente da parte di Regione Lombardia. Con una lettera inviata all’assessore regionale a Formazione e Lavoro Melania De Nichilo Rizzoli, la presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio ha voluto mettere nero su bianco le difficoltà vissute nelle realtà lariane. Il personale dedicato ai servizi al lavoro, infatti, sarebbe numericamente inferiore a quanto necessario, e non in linea con tutti i parametri essenziali per consentire di offrire servizi in modi e tempi adeguati e rispettosi delle leggi e dei cittadini. Nel 2010 si poteva contare su un totale di 62 persone, che oggi si sono ridotte a 35, di cui solo 28 assunte a tempo indeterminato. “E’ noto che, stante l’attuale normativa che limita molto la capacità assunzionale da parte della Province, vi è di fatto l’impossibilità giuridica della Provincia a colmare tale lacuna per cui, anche laddove arrivassero risorse finanziarie regionali e/o statali per tali finalità non potremmo bandire i concorsi – scrive nella sua lettera la Presidente Livio – Qualora poi, come auspichiamo da tempo, ci fosse un intervento di sblocco di tali limiti da parte del legislatore nazionale nei prossimi mesi, i tempi per bandire i concorsi ed assumere i dipendenti non sarebbero certo brevi, anche perché le risorse che necessitano a Como sono molte: si tratta di assumere almeno 30 unità se guardiamo al personale in servizio presso altre Province o presso le Afol, Agenzie per formazione, orientamento e lavoro”. La lettera si chiude quindi con la richiesta all’assessore regionale affinché si possa “studiare un programma di supporto immediato ed emergenziale per la Provincia di Como, che possa consentire agli uffici maggiormente in sofferenza di continuare a svolgere, seppure in condizioni non ottimali, il proprio lavoro al servizio dei cittadini”.