Il progetto definitivo per portare finalmente a termine la bonifica della Ticosa sarà discusso entro 15 giorni dalla maggioranza e passerà poi al vaglio della giunta di Palazzo Cernezzi. Intanto, iniziano a definirsi i dettagli di tempi e costi di uno degli interventi più attesi dalla città, la definitiva pulizia di ciò che c’è sotto la ex tintostamperia. Uno snodo cruciale per ridisegnare il futuro dell’area e anche solo per immaginare la realizzazione di un parcheggio provvisorio, una delle richieste più pressanti in arrivo dai cittadini.
In una lunga riunione svoltasi ieri, sono stati definiti i passaggi cruciali. Alcuni sanciti formalmente dalle indicazioni espresse dall’assessore all’Ambiente del Comune di Como Marco Galli, altri invece che trapelano da indiscrezioni ma che non sono al momento confermati.
Partendo dalle indiscrezioni, sembra impossibile, visti i tempi tecnici richiesti da un’operazione approfondita come la bonifica, realizzare entro l’anno, come annunciato alcune settimane fa dal sindaco Mario Landriscina, un parcheggio provvisorio nell’area dell’ex Ticosa.
Questo perché l’intervento al quale si sta lavorando consisterebbe in un’operazione globale. Nell’ipotesi di realizzazione di un parcheggio provvisorio si era infatti pensato di congelare la bonifica sulla famigerata cella 3, provando a mettere questa porzione di terreno in sicurezza per la salute e procedendo poi con la creazione di posti auto. Percorso che non andrebbe dunque più seguito.
Altro elemento contrario alla soluzione provvisoria è quello relativo ai tempi. Si parlerebbe infatti di un’operazione complessiva, che dunque coinvolgerebbe da subito la cella 3, che dovrebbe durare almeno un anno.
Sul fronte ufficiale invece, l’assessore Galli ha dichiarato: «Abbiamo attentamente analizzato la situazione bonifica. E la nostra intenzione è chiara: entro 15 gironi il progetto definitivo dovrà passare in maggioranza e poi in giunta. Dopo, se condiviso, passeremo alla fase successiva della messa in opera. I costi stimati potrebbero oscillare tra i 3,5 e i 4 milioni di euro», ha detto l’esponente della giunta di Palazzo Cernezzi.