Il viaggio di ritorno da Sondrio a Como della sanità del centro lago, del Porlezzese e della Valle Intelvi è iniziato questa mattina, con il via libera ufficiale della giunta regionale a un progetto di legge in materia sanitaria che prevede la ridefinizione dei confini che erano stati introdotti con la riforma. L’iter prevede ora il passaggio del documento in commissione e poi in consiglio regionale per l’approvazione definitiva. L’obiettivo è di completare i passaggi formali entro dicembre.
La riforma sanitaria, che ha staccato dal Lario e unito a Sondrio i comuni della ex Ussl 18 era stata contestata dall’inizio dal territorio, con i sindaci uniti che hanno chiesto a gran voce un dietrofront alla Regione. Richiesta accolta prima dell’estate e oggi diventata realtà. La zona interessata tornerà nei confini dell’Asst Lariana e dell’Ats Insubria. L’ospedale di Menaggio in particolare sarà nuovamente di competenza della vecchia azienda Sant’Anna.
<L’adesione così convinta e praticamente unanime dei sindaci – ha sottolineato il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi – fa capire che non si tratta di una battaglia di colore politico, ma dell’esigenza di dare risposta a un problema che il territorio sente e vive in modo forte. Sono contento che sia arrivata questa risposta>.
Con la riforma dovrebbe esser anche attivato un tavolo di lavoro con i rappresentanti dei Comuni del medio e alto Lario per la valorizzazione dell’ospedale di Menaggio. La modifica alla riforma sanitaria, proposta dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera prevede anche altri ritocchi alla riforma sanitaria, anche se il passaggio più significativo riguarda appunto la ridefinizione dei confini della sanità lariana.