Multe fino a oltre 300 euro e decurtazione di due punti della patente. La linea dura di Pedemontana per chi non paga il pedaggio, scattata oggi, suona un po’ come una beffa per i comaschi, che ancora attendono la gratuità della tangenziale e il completamento del secondo lotto.
<Premessa, è giusto intervenire con chi fa il furbo e non paga il pedaggio – dice il sindaco di Albese con Cassano Alberto Gaffuri, a capo dal 2015 del “Comitato no pedaggio Como” – È però sbagliato il discorso a monte. I fiumi di parole e promesse di politici e addetti ai lavori non hanno ancora chiarito ai cittadini cosa ne sarà della tangenziale di Como, della tanto sbandierata gratuità del primo lotto e del futuro complessivo dell’infrastruttura>. <Tutti i programmi elettorali erano pieni di promesse di gratuità e intanto si continua a pagare senza sapere cosa riserverà il futuro>, aggiunge Gaffuri.
Da oggi, in base a un accordo tra Pedemontana e polizia stradale, come previsto dal Codice della Strada, chi non paga il pedaggio entro quindici giorni sarà sanzionato, con multe da 85 a 338 euro e la decurtazione di due punti della patente.
<Giusto far rispettare le regole – interviene Alberto Bergna Cna – il problema è che nessuno pensa davvero a cancellare il pedaggio. Gli artigiani avevano ascoltato le promesse, anche recenti, che annunciavano la gratuità del primo lotto. E adesso non si sa quale potrà essere il futuro>.
<Questo giro di vite di Pedemontana – aggiunge – se è giustificabile perché è corretto far rispettare le regole, suona però come una reale beffa per chi si sposta sulle strade comasche e deve fare i conti anche con i nuovi e ancor più stringenti blocchi ai mezzi inquinanti, oltre che con le promesse non mantenute sulle infrastrutture>.