<Non c’è alcuna anomalia nel prezzo della benzina a Como>. Lo ribadisce con forza Daniela Maroni, ex consigliere regionale, presidente provinciale e vice presidente nazionale dei benzinai di Confcommercio dopo la denuncia dei costi del carburante “gonfiati” rilanciata a Milano in commissione Attività produttive dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba.
In vista dell’audizione dei rappresentanti di Assopetroli, Erba ha monitorato una dozzina di distributori e denuncia <un prezzo in media di 8 centesimi più elevato a Como e nella fascia di confine>.
<La questione è stata sollevata più volte e Confcommercio ha sempre monitorato la situazione, senza rilevare alcuna anomalia – contrattacca Daniela Maroni – Se davvero ci fossero irregolarità, allora sarebbero intervenuti l’Antitrust e le associazioni di consumatori>.
<I gestori hanno indicazioni precise sul prezzo dalle compagnie petrolifere – continua Maroni – Hanno un margine di modifica del costo di 7 millesimi al massimo, senza dimenticare poi che il 72% del costo di un litro di carburante è di tasse>. <E’ cambiato il mondo della distribuzione con la liberalizzazione – continua l’ex consigliere regionale – Ci sono nella rete distributiva più soggetti e tutti cercano di accaparrarsi quota di mercato. Non esistono situazioni problematiche, tutti dobbiamo lavorare uniti per salvaguardare gli interessi di tutte le categorie, da chi vende a chi compra il carburante. I continui attacchi sempre e solo sul prezzo non servono>.
Per il consigliere dei 5Stelle invece <la discrepanza è palese ed evidente>, mentre i rappresentanti di Assopetroli hanno parlato di <piccole differenze legate a situazioni singole>.